Bonus e incentivi per ristrutturare un tetto

Vediamo quali sono le principali operazioni di rifacimento di un tetto e quali i bonus e incentivi per ristrutturarlo.
Bonus e incentivi per ristrutturare un tetto

Il tetto è uno degli elementi più importanti di una casa, forse l’elemento che più di ogni altro rappresenta l’abitare. Il tetto, infatti, ha la funzione fondamentale di riparo dalle intemperie, e non solo. Se il tetto mostra crepe e fessure la cosa potrebbe rivelarsi pericolosa per l’intera struttura e per la stabilità stessa dell’edificio. Non bisogna mai sottovalutare problemi di questo tipo, occorre intervenire prontamente per ristrutturare un tetto prima che si creino danni ancora più gravi. Vediamo quali sono le principali operazioni di rifacimento di questa parte dell’edificio, quali i bonus e incentivi per ristrutturare un tetto.

 

Le funzioni di un tetto

Prima di trattare gli interventi da affrontare per ristrutturare un tetto, è importante chiarire in modo più specifico quali sono le sue funzioni principali:

1) Riparare dalle intemperie
2) Isolare l’edificio, limitando la dispersione termica in modo molto significativo
3) Impermeabilizzarlo riducendo le infiltrazioni, evitando la formazione di muffe e il degrado dei materiali
4) Ventilare, smaltendo il calore che si accumula sotto le tegole, mantenendo l’ambiente asciutto e favorendo lo scioglimento controllato della neve.

 

Gli interventi di riparazione di un tetto

Inquadrate le funzioni di un tetto, possiamo elencare le operazioni necessarie per intraprendere la ristrutturazione di questa specifica parte di un edificio:

1. Smantellare il vecchio tetto

Prima di iniziare le operazioni di rifacimento di un nuovo tetto è fondamentale rimuovere la vecchia copertura, levando prima coppi e tegole, poi i materiali sottostanti. L’operazione va svolta con estrema cura: al tetto corrispondono, infatti, diverse tubature e canali di scolo, nonché travi, rivestimenti e pareti.

2. Impermeabilizzare la nuova struttura

Impermeabilizzare il tetto è una pratica necessaria. Questa operazione impedirà il fluire dell’acqua dalla superficie del tetto agli strati sottostanti della struttura. Prima di procedere, occorrerà però verificare con attenzione la presenza di avvallamenti e di pendenze. Inoltre, sarà necessario verificare lo stato dei supporti e delle superfici su cui si lavorerà.

3. Coibentare

La coibentazione è una pratica fondamentale per isolare termicamente l’edificio. Un tetto ben coibentato è un alleato fondamentale contro i repentini sbalzi di temperatura. Con un tetto coibentato in estate il calore penetrerà di meno all’interno della struttura, mentre in inverno, al contrario, il calore non verrà disperso. Questo permette grandi risparmi da punto di vista della climatizzazione e dell’energia utilizzata più in generale. Per coibentare un tetto si usano pannelli in fibra di legno, in lana di rocca, in polistirolo, o in sughero. Questi pannelli vengono installati sia all’esterno che all’interno del tetto e anche sul sottotetto.

4. Creare uno strato di ventilazione

Per avere un tetto ben ventilato occorre realizzare un’intercapedine tra gli elementi di copertura e lo strato sottostante. Una buona ventilazione permetterà di eliminare attraverso tetto il vapore acqueo domestico. Questo è necessario per evitare la formazione di condense e di muffe.

 

Valutare l’installazione dei pannelli solari

Come già visto, la ristrutturazione di un tetto è un elemento basilare per migliorare l’efficienza energetica di una struttura. Se si vuoi procedere con un ulteriore efficientamento energetico dell’edificio si può valutare anche l’ipotesi di installare dei pannelli solari. Ristrutturare un tetto può essere l’occasione ideale per installarli. Tuttavia, alcune case, soprattutto quelle situate nel centro storico delle città, non possono installare pannelli solari sul tetto per questioni di vincolo paesaggistico. È bene quindi consultarsi in anticipo con un tecnico specialista, valutando tutte le possibili soluzioni per l’installazione di un impianto fotovoltaico.

 

I “Bonus Tetto” per il 2023: non rinunciare mai alla qualità della ristrutturazione

Il rifacimento di un tetto è una pratica relativamente complessa, ne consegue che i costi per il suo rifacimento siano spesso notevoli. Tuttavia, optare per le soluzioni più economiche potrebbe rivelarsi molto più dispendioso sul lungo termine: infiltrazioni d’acqua, umidità e mancanza di adeguato isolamento termine implicano spese costanti, sia per quanto riguarda il riscaldamento che per quanto riguarda la manutenzione dell’edificio. Per questo, occorre valutare attentamente gli interventi da svolgere, considerandoli come un investimento a lungo termine. In questo contesto, i bonus fiscali per ristrutturare un tetto si rivelano strumenti molto efficaci per ottimizzare le spese, senza compromettere la qualità della ristrutturazione.

È importante specificare che non esiste un bonus specifico per il rifacimento dei tetti, ma gli interventi di ristrutturazione di un tetto possono essere compresi in altri bonus fiscali come:

  • Il Superbonus: nel 2023 questa detrazione fiscale passa dal 110% al 90%. Per ottenerlo occorrerà svolgere:

a) Interventi di isolamento termico sul 25% delle superfici opache orizzontali, verticale e inclinate dell’edificio, che delimitano il volume riscaldato. I lavori di isolamento del tetto rientrano in questa casistica.
b) Lavori di ristrutturazione che comportano il miglioramento energetico dell’edificio di almeno 2 classi energetiche.

  • Ecobonus 65%: per i lavori di riqualificazione energetica su abitazioni singoli e condomini si potrà richiedere fino al 65% di detrazione fiscale.
  • Sismabonus: anche questa agevolazione è stata prorogata. È destinata a chi vuole effettuare lavori edilizi per prevenire il rischio di crolli e danno legati a un evento sismico. Anche i lavori di ristrutturazione del tetto, se effettivamente basati su criteri antisismici, possono rientrare nella categoria. La detrazione fiscale varierà a seconda degli interventi svolti.
  • Bonus Ristrutturazioni 50%: questa agevolazione comprende tutti i lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria di un edificio. Sarà possibile detrarre dall’IRPEF il 50% della spesa sostenuta in dieci quote annuali.

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