Quali sono le pratiche amministrative e i permessi necessari per la ristrutturazione di un appartamento?

 

Per iniziare i lavori di ristrutturazione di un appartamento è indispensabile ottenere tutti i permessi necessari. Le procedure possono variare da comune a comune, è molto importante quindi informarsi in anticipo sui permessi e sulle autorizzazioni da richiedere. Alcune opere, infatti, possono essere svolte liberamente, altre passano necessariamente per l’apertura di una pratica burocratica.

Vediamo la cosa più nel dettaglio:

Edilizia libera, gli interventi realizzabili senza permessi:

Tra gli interventi che possono essere realizzati senza permesso troviamo quelli di manutenzione ordinaria, ovvero:

  • La tinteggiatura e l’intonaco, sia per interni che per esterni
  • Il rivestimento di interni e di esterni
  • L’istallazione di grondaie
  • La pavimentazione di aree interne e di aree esterne pertinenziali
  • Il montaggio di serramenti e infissi
  • L’aggiunta di ringhiere, inferriate e parapetti
  • La sostituzione di apparecchi igienico-sanitari

In regime di “edilizia libera” rientra anche il rifacimento degli impianti (di climatizzazione, igienici, elettrici, a gas). Solo in rari casi, alcuni di questi interventi potrebbero richiedere la Comunicazione di Inizio Lavori (CIL).

 

Permessi e documenti necessari per le ristrutturazioni edilizie

Per quanto riguarda i lavori di manutenzione straordinaria, di restauro, risanamento conservativo e di ristrutturazione edilizia, invece, bisogna richiedere dei permessi che variano a seconda dell’opera da realizzare:

 

Manutenzione straordinaria

La manutenzione straordinaria di un immobile prevede:

  • Il rinnovamento e la sostituzione di parti anche strutturali di un edificio;
  • La realizzazione e l’integrazione di servizi igienico-sanitari;
  • Il frazionamento o l’accorpamento di unità immobiliari, variando le superfici delle singole unità immobiliari e del carico urbanistico.

Questi interventi non possono alterare la volumetria complessiva degli edifici né modificare la loro destinazione d’uso. Per le opere che non prevedono modifiche strutturali bisogna presentare la Comunicazione di Inizio Lavori Assertata (CILA) tramite un geometra incaricato di preparare tutta la documentazione.

Restauro, risanamento conservativo e ristrutturazione edilizia

Per interventi di restauro e risanamento conservativo si intendono le opere di consolidamento e rinnovo delle funzionalità abitative di un edificio. Quando parliamo di ristrutturazione edilizia, invece facciamo riferimento agli interventi di demolizione e ricostruzione di un edificio.

Per questi lavori è fondamentale rivolgersi allo Sportello Unico per le Attività Produttive del proprio comune e presentare:

  • la segnalazione certificata di inizio attività (SCIA), da inviare telematicamente tramite un tecnico abilitato;
  • la comunicazione di fine lavori insieme al certificato di collaudo del tecnico incaricato per dimostrare la conformità degli interventi al progetto iniziale. Eventualmente, il collaudo può essere accompagnato da una dichiarazione di variazione catastale o da un documento che attesta nessuna modifica del classamento.

Chi non segue le pratiche corrette può incorrere in sanzioni elevate, nonché nell’obbligo di ripristinare l’immobile allo stato precedente gli interventi. Per questo è fondamentale rivolgersi sempre a un professionista che segua attentamente tutti gli aspetti burocratici della ristrutturazione. I nostri Architetti si occuperanno di presentare tutta la documentazione in Comune, in ogni fase del progetto, sollevandoti da ogni preoccupazione.